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LEGGE SULLA NON AUTOSUFFICIENZA

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Il 10 ottobre 2022 il Consiglio dei ministri ha finalmente approvato il disegno di legge delega sulla non autosufficienza delle persone anziane.


Diciamo finalmente perché dopo una lunga attesa, vede luce una riforma fondamentale per i soggetti fragili del nostro paese. Consideriamo che il numero di anziani che vivono in una condizione di non autosufficienza sono circa 3,5 milioni e purtroppo è un dato destinato a crescere sempre di più. Non solo bisogna considerare gli anziani, ma anche tutti i soggetti coinvolti, per un totale di 10 milioni.

Questa legge è chiesta dai sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil da decenni e tutti e tre si sono mobilitati per spingere la politica e i vari governi che si sono succeduti a dare una risposta chiara di necessità e dignità agli anziani.

La risposta è finalmente arrivata e non era affatto scontata.
La mobilità, le pressioni e le alleanze dei Sindacati, di varie associazioni e realtà sociali, hanno reso possibile il raggiungimento di questo risultato storico per il nostro paese, a pesare c’è da dire è stata anche la politica, stranamente in modo positivo, in particolare il Ministero del Lavoro e della Salute.


Che cosa prevede la legge
Il disegno di legge prevede in generale la promozione del valore umano, sociale, culturale e economico, in ogni fase di vita del cittadino.

Il primo ambito nel quale la futura legge detta la linea al Governo per l’adozione di un decreto attuativo è quello dell’invecchiamento attivo, dell’inclusione sociale e della prevenzione della fragilità (da visionare l’articolo 3).
Grande attenzione dovrà essere dedicata non solo alle misure destinate a contrastare l’isolamento e la marginalizzazione, al riordino, al potenziamento e all’integrazione delle diverse misure di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria o a promuovere interventi di sanità preventiva a domicilio, ma anche allo sviluppo di interventi per la solidarietà e la coesione tra generazioni.
Ma è l’articolo 4 della proposta a delineare quella che è possibile definire come la nuova strategia designata per l’assistenza agli anziani, incentrata sul Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA), il cui scopo è quello di programmare, valutare e monitorare gli interventi e i servizi statali e territoriali. Uno strumento che dovrebbe consentire, tra l’altro, il superamento dei
divari territoriali in fatto di assistenza agli anziani.
Il nuovo sistema intende rafforzare una serie di elementi preesistenti, quali i punti unici di accesso (PUA), i progetti individualizzati di assistenza integrata (PAI), o gli ambiti territoriali sociali (ATS), ma in un’ottica più organica e sistematica, garantita, tra l’altro, da un efficace sistema di monitoraggio delle diverse tipologie di prestazione ricomprese nei LEPS da integrare sempre con i LEA sanitari.
Di assoluto rilievo sono anche le misure a sostegno dei caregivers, o quelle destinate a incentivare la regolarizzazione del lavoro di cura prestato a domicilio.


Quali sono i prossimi passaggi
A questo punto, entrata in vigore la legge vera e propria (che dovrebbe avvenire in questi giorni), il Governo avrà tempo fino al 1° marzo 2024 per adottare i decreti attuativi e far partire concretamente il meccanismo di assistenza. Un termine tassativo, essendo quella sulla non autosufficienza una riforma del PNRR e quindi rigorosamente legata al suo crono programma attuativo.

Nel frattempo entrerà in vigore il nuovo Piano nazionale per la Non Autosufficienza 2022-2024, un programma parallelo che ne anticipa alcune delle misure.

Vi invitiamo a visionare il sito dello SPI CGIL Nazionale al link : la-legge-sulla-non-autosufficienza-spiegata-per-bene

Vi lasciamo anche in allegato il testo completo di legge :