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ELEZIONI 2022

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Il Governo Meloni, eletto con oltre il 26% dei voti alle elezioni del 25 settembre 2022, ha appena ricevuto la fiducia da entrambe le camere, quella dei deputati e del Senato. 

Ma come siamo arrivati a questo risultato? Sono stati gli over 65 ad aver votato per il centro destra? 

La ricerca fatta dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio, sulla comparazione dei principali risultati ottenuti dai quattro maggiori istituti demoscopici italiani (Istituto Cattaneo, SWG, Tecnè e YouTrend) ha evidenziato che la realtà è molto diversa. 

Innanzitutto  il primo dato che bisogna analizzare è l’astensionismo. 

Il 65% degli aventi diritto di voto non ha votato, è il tasso più alto di astensionismo mai visto nella storia della Repubblica. 

In numeri si parla di un -9% rispetto alle elezioni politiche del 2018, sono circa 4,5 milioni di cittadini italiani che hanno deciso di NON votare. 

Nel Mezzogiorno la situazione è ancor peggiore, la percentuale dei votanti scende sotto il 60%. 

Per quanto riguarda la regione autonoma Valle d’Aosta, la percentuale dei votanti quest’anno è scesa dell’11,7% rispetto alle elezioni politiche del 2018, passando dal 72,3% al 60,6%. 

Che cosa ha inciso sulla percentuale di astensioni? 

Secondo la SWG, il fattore “difficoltà economica” ha inciso in modo significativo, infatti fra chi ha difficoltà, l’astensione è arrivato al 46%, salendo di ben 10 punti percentuali rispetto al 2018. 

I pensionati in difficoltà, che ricalcano sostanzialmente il dato generale, si sono astenuti per il 35%. 

Gli over 65 chi hanno votato? 

I pensionati hanno votato  Fratelli d’Italia con il 25%, al secondo posto il PD con il 21% e il Movimento 5 Stelle per il 16%.
In comparazione alle statistiche nazionali, si nota una differenza del -1% per quanto riguarda Fratelli d’Italia rispetto ai voti ricevuti, un +2% invece sui voti ricevuti dal PD e +1% rispetto alla media nazionale dei voti ricevuti dal Movimento 5 Stelle.  

Chi hanno votato i giovani dai 18-34 anni? 

L’astensionismo tra i giovani è uno dei dati più preoccupanti delle elezioni del 25 settembre, tocca infatti il 37%. 

Primo partito votato è Fratelli d’Italia (26%), seguono il Movimento 5 Stelle (26%) e il PD (13%).  In generale i giovani scelgono maggiormente le formazioni minori (21%). 

Differenze di genere nella votazione? 

Analizzando il voto dei votanti di genere femminile, si evince che i voti sono stati indirizzati maggiormente a Fratelli d’Italia (27%), a seguire PD (21%) e Movimento 5 Stelle (15%). I dati sottolineano inoltre che si astengono significativamente più degli uomini, 41% rispetto alla media nazionale del 36%. 

Infine, secondo le analisi di YouTrend, i temi che il futuro governo dovrà affrontare con più urgenza saranno : disoccupazione e povertà (42,60%), politica energetica (42,70%) e le tasse (37,40%) . Da notare come la questione sanitaria del COVID raggiunga solo il 10%.  

Quindi riassumendo, non sono quei “vecchi che non dovrebbero più votare” ad aver votato per il centro destra, o almeno ad aver influito in modo significativo sull’esito elettorale.

La maggior parte dei voti ricevuti dalla coalizione di centro sinistra provengono proprio da quei vecchi, che nonostante le difficoltà sono usciti di casa per andare a votare, non come il 37% dei giovani che si sono astenuti.

Certo c’è da dire che le elezioni di quest’anno sono state tutto tranne che rappresentative della nuova generazione, con delle campagne elettorali e dei programmi da far venire i brividi, perché “essere deviati” è diventato quasi un meme. Fa ridere sì ma fa anche riflettere sui problemi reali di questo Paese.

Il dialogo tra generazioni ora più che mai diventa importante per costruire l’Italia di domani, ma forse anche quella di oggi.

Per leggere la ricerca completa della fatta dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio, potete visionare il pdf sul nostro sito al link : https://www.fluidbook.it/spi-aosta/ricerche/2022/elezioni-2022/