Le news di Spi Aosta
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Tempi d’attesa non sostenibili, Usl rimborsi il disservizio

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Se l’Usl della Valle d’Aosta non è in grado di ridurre le liste d’attesa, attivi un sistema per rimborsare gli utenti per il disservizio, come già accade in altre regioni italiane. Dopo numerose segnalazioni pervenute, il sindacato dei pensionati Spi-Cgil VdA ha eseguito una rilevazione dei tempi di attesa per alcune prestazioni sanitarie offerte dal servizio sanitario regionale.

I numeri parlano da soli: per la Neurologia i tempi di attesa vanno dai 175 giorni di Donnas ai 197 di Aosta; per la Dermatologia si va dai 66 giorni del Beauregard agli 84 di Donnas; per la Cardiologia dai 16 giorni di Morgex ai 18 di Donnas; per la Ginecologia dagli 8 giorni di Nus ai 37 di Aosta; per l’Otorinolaringoiatria dai 18 giorni di Chatillon agli 8 di Aosta. Per quanto riguarda l’Oculistica le agende risultano sature mentre per l’Ortopedia l’attesa sfiora l’anno (326 giorni).

Il fatto che i tempi siano così lunghi, oltre a rappresentare un disservizio di per sé, fa sì che molte persone, perlomeno quelle che se lo possono permettere, decidano di rivolgersi ai privati, un fatto che rischia di aggravare ulteriormente il saldo che vede la Valle d’Aosta come territorio italiano dove la spesa pro-capite per la sanità privata è più elevata.
In più, questo fenomeno delle lunghe liste di attesa produce in coloro che hanno meno disponibilità economiche, la rinuncia a curarsi.

Per questa ragione lo Spi-Cgil VdA sollecita l’azienda Usl della Valle d’Aosta a risolvere questa problematica che ormai da troppo tempo perdura e nel frattempo propone di prendere esempio dalla Toscana, dove una delibera che risale al 2006 fissa tempi massimi d’attesa per l’erogazione delle prestazioni sanitarie: 15 giorni per alcune visite specialistiche (cardiologica, ginecologica, oculistica, neurologica, dermatologica, ortopedica e otorinolaringoiatrica) e 30 giorni per alcuni esami di diagnostica. Secondo quella delibera, se l’Asl non è in grado di erogare le prestazioni nei tempi previsti in almeno in uno dei suoi presidi o dei privati accreditati, scatta l’erogazione di un bonus con un risarcimento economico di 25 euro per il cittadino.