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Landini: il governo sostenga i lavoratori durante la pandemia

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Intervenuto a Cattolica, Landini ha sottolineato come il governo abbia finora evitato il confronto con il sindacato anche sul green pass, decidendo in autonomia senza proporre consultazioni e confronti.

In occasione dell’Assemblea delle delegate e dei delegati dello SPI a Cattolica, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha sottolineato l’importanza di sostenere le politiche sociali verso i lavoratori, soprattutto in questo drammatico periodo di pandemia, citando inoltre la necessità urgente di una radicale riforma delle pensioni e del fisco.

Riguardo al green pass e al mancato obbligo vaccinale evitato dal governo, Landini ha criticato la scelta di obbligare l’uso del certificato verde sui luoghi di lavoro, poiché ritenuto in parte inefficace di fronte a milioni di lavoratori ancora non vaccinati.

Il segretario ha inoltre sottolineato come la maggioranza del governo abbia rimandato il confronto e poi scelto di non imporre l’obbligo vaccinale, scaricando in questa maniera molteplici questioni di politica sanitaria sui lavoratori e sugli imprenditori e collegando le dinamiche dell’attuale crisi alla tutela del diritto al lavoro. Landini ha poi suggerito una proposta per prevedere la fornitura di tamponi ai lavoratori direttamente da parte delle imprese private, considerando che la spesa potrà rientrare in un apposito credito d’imposta previsto fino a 60 mila euro.

Un altro tema centrale sottolineato dal segretario CGIL è stato quello della disuguaglianza sociale, acuita dalla recente pandemia e dalle inevitabili conseguenze a lungo termine che seguiranno a livello nazione e internazionale. Landini ha dichiarato che ora “il mondo del lavoro deve recuperare l’unità sociale” come “l’occasione di cambiare dal punto di vista sociale e politico” evidenziando la necessità della politica di attuare un autentico cambiamento migliorativo. Il discorso della giustizia sociale deve riguardare anche la riduzione delle tasse ai lavoratori e ai pensionati, e l’auspicata prossima riforma del fisco per Landini dovrà obbligatoriamente essere incentrata sulla riduzione del costo del lavoro dipendente, delle pensioni e sulla lotta all’evasione fiscale.

Landini ha inoltre sottolineato come l’attuale sistema pensionistico debba essere riconsiderato valutando le differenze tra i diversi mestieri, la parità di genere e le numerose peculiarità interne al mercato del lavoro, anche rispetto alla mutata aspettativa di vita e all’onnipresente precariato giovanile, che richiederà lo sviluppo di una forma di pensione di garanzia per i giovani lavoratori.

Il segretario ha poi rivolto un invito di riflessione incentrato sull’equità e sulla giustizia e un appello alla consapevolezza del sindacato sul territorio, che se necessario dovrà sfociare in una mobilitazione di piazza per garantire la realizzazione dei cambiamenti futuri.

“Non possiamo stare ad ascoltare e vedere quello che succede, ma abbiamo la necessità di far vivere le nostre proposte e anche di riprenderci la parola costruendo, se necessario, quelle iniziative di mobilitazione e di piazza per fare in modo che il cambiamento vada in una certa direzione”.