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Spi-Cgil, Fnp-Cisl e UilP uniti: Caro energia, la Regione intervenga al più presto

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Per i sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e UilP è necessario che la Regione autonoma Valle d’Aosta individui al più presto modalità per aiutare i cittadini, a partire da quelli più fragili, ad affrontare la grave crisi economica e i pesanti rincari dei costi dell’energia che si traducono su bollette sempre più pesanti.

La drammatica svolta avuta con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina rende qualsiasi decisione ancora più urgente, tenuto conto che già solo dopo ventiquattr’ore dall’inizio del conflitto il costo del gas sui mercati è salito di oltre il 50%.

E’ già da tempo, tuttavia, che i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil sollecitano l’amministrazione regionale ad un intervento. Ancora all’inizio dello scorso dicembre le organizzazioni scriventi avevano inviato al presidente della Regione Erik Lavevaz, all’assessore alla Sanità, Salute e Politiche Sociali Roberto Barmasse e a tutti i capigruppo del Consiglio regionale una lettera in cui si chiedeva la reintroduzione per le fasce più deboli del contributo “Bon Chauffage” oltre alla possibilità di un incontro per potersi confrontare su tale questione.

Da allora nessuna risposta è arrivata. Nel frattempo abbiamo capito da alcuni interventi, come quello dell’assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy in Consiglio Regionale alla fine di gennaio, che di fatto si esclude il ripristino del “Bon Chauffage” perché “se vogliamo dare risposta a tutte le 61 mila famiglie valdostane che subiranno l’impatto del caro energia – ha detto l’assessore – le risorse da mettere in campo sono enormi”. Già allora Bertschy ha annunciato che la Regione “ha iniziative in corso”, ma arrivati quasi a marzo e con un contesto generale ulteriormente peggiorato non è ancora chiaro quali siano queste iniziative.

I sindacati dei pensionati non ritengono sufficiente invitare la popolazione, come ha fatto il presidente della IV commissione consiliare Giulio Grosjacques, ad affidarsi alle scontistiche attivate da Cva: servono misure strutturali ed è necessario che queste siano perlomeno attivate per le fasce più deboli, pensionati e lavoratori.